Continua a piovere. Pedalo tranquillo nel traffico. Il cappellino con la visiera, che tengo sotto il cappuccio della giacca impermeabile, impedisce alle gocce di annebbiare le lenti degli occhiali. I pantaloni sono già zuppi di pioggia e le mani infreddolite. La zona è una delle più lontane da casa. Per un po’ percorro una pista […]
Dopo la carica a Fayance poi ripartimmo: era l’8 settembre del ’43. Arrivammo la sera a Settimo; il treno si fermò, nella piazza davanti alla chiesa. Eravamo 1200 uomini e 1200, anzi 1250 cavalli – perché ce n’erano in più se qualcuno si faceva male -. E restammo lì e la mattina dopo venimmo a […]
A cavallo fra due zone. Capita spesso che restino poche letture da fare in una zona. Così si porta a termine quello che è rimasto in sospeso, si fanno dei ripassi per recuperare qualche lettura e poi ci si sposta. A volte bisogna fare un po’ di chilometri in sella alla bicicletta (o con i […]
Quando ero a Fayance in libera uscita bisognava sempre essere in quattro o cinque insieme, mai da soli, perché i francesi – brava gente, ma… si era in guerra -. Dove avevo la mascalcia io, nella collina subito sopra c’era una casa su in alto. Io volevo andar lì a curiosare, ma la paura… Finché […]
E io andai a Favria a fare il corso di radiomarconista. Lì – punto linea punto – imparavo l’alfabeto morse. Sono stato lì tre mesi. Promosso a pieni voti, solo che quando dovevo uscire di lì dovevo andare in Russia, e là c’era la guerra. M’han mandato a fare il corso per spedirmi in Russia. […]