Diario di Zona, appendice resistente.

“Aldo dice 26 per uno alt nemico in crisi alt attuate piano E.27 alt”

È il messaggio in codice con cui il 24/04/1945 il Comando Militare del Piemonte diramò l’ordine alle formazioni partigiane di insorgere.
La città venne liberata dopo cinque giorni di battaglia. Gli alleati arrivarono il primo maggio a cose fatte.

La città di Torino ricevette nel 29 maggio 1959 la medaglia d’oro al valor militare.
11 impiccati, 271 fucilati, 12.000 arrestati, 20.000 deportati, 132 caduti e 611 feriti in combattimento contro le milizie nazifasciste “sono il sublime contributo di sangue e di martirio sacro patrimonio alle generazioni future”. La retorica ufficiale porta in se qualcosa di mortifero. I numeri restano numeri, le storie invece possono commuovere, far muovere.

Passeggiando per le strade si possono incontrare le targhe dell’ANPI ai “Martiri dell’eterna Libertà”. I nomi che seguono sono quelli di chi ho incontrato, li ho inseriti nelle pagine del diario che ho tenuto in questi ultimi tre anni. Di alcuni di loro ho letto le storie, ho provato a immaginarli, poco più che adolescenti, combattere per le stesse strade in cui stavo lavorando. Questo vuole essere un semplice omaggio.

Partigiane, partigiani e altri “caduti per la Libertà”:

Pierluigi Silvano, ucciso il 27/04/1945, scolaro;
Liberina Lucca, 22/07/1910 – 27/04/1945, staffetta partigiana;
Guinet Oliver, 01/01/1920 – 30/04/1945, partigiano;
Lorenzo Cravero, morto a Mauthausen 18/12/44, partigiano,
Banderali Riccardo, 14/03/1921 – 10/04/1945, partigiano:
Florindo Terzuolo, 21/08/1914 – 26/04/1945, partigiano;
Franceso Pistamiglio, 19/10/1886 – 27/04/1945 partigiano;
Luigi Bongiovanni, 21/04/1883 – 27/01/1945, autista;
Edoardo Ramonelli, 28/02/1893 – 15/05/1945, tecnico;
Maggiorino Morando, 15/06/1913 – 26/04/1945, operaio;
Giovanni Ansaldi, 16/07/1907 – 27/04/1945, sorvegliante;
Edi Franchetti, 01/07/1927 – 27/04/1945, partigiano;
Ettore Valli, 28/09/1914 – 26/04/1945, partigiano;
Enrico Giachino, 10/03/1916 – 05/04/1944, impiegato e studente universitario;
Giuseppe Bravin, 19/09/1922 – 22/07/1944, operaio, tenente partigiano;
Mario Roveri, 28 /08/1921 – 07/04/1945, tipografo;
Domenico Brero, 14/11/1924 – 01/05/1944, partigiano;
Franco Piccone, 01/01/1927 – 26/04/1945, partigiano;
Paolo Braccini, 16/05/1907 – 5/04/1944, comandante brigate Giustizia e Libertà;
Luciano Amone, 16/10/1928 – 01/05/1945, meccanico e partigiano;
Mario Borchi, 17/06/1930 – 01/05/1945, partigiano;
Silvano Grazia, 07/12/1928 – 01/05/1945, partigiano;
Dante Di Nanni, 27/03/1925 – 18/05/1944, operaio e partigiano;
Alberto Appendino, 27/01/1926 – 23/01/1945, partigiano;
Carlo Pizzorno, 05/09/1922 – 22/09/1944, studente e partigiano,
Giorgina Levi in Arian, 15/08/1910 – 03/09/2011, politica e partigiana;
Bianca Guidetti Serra, 19/08/1919, avvocato e partigiana;
Giuseppe Perrone, 02/08/1925 – 27/04/1945, meccanico e partigiano;
Felice Fiori, 14/11/1915 – 24/04/1945, partigiano;
Carlo Valsasna, 03/02/1901 – 27/04/1945, lattoniere e partigiano;
Edoardo De Angeli, 30/03/1924 – 04/02/1945, partigiano;
Mario Costa “diavolo nero”, 02/01/1908 – il 22/04/1944, comandante partigiano;
Felice Cordero di Pamparato, 3/06/1919 – 17/08/1944, comandante partigiano;
Adriano Ferrero, 14/07/1927 – 27/02/1945, studente;
Ilio Baroni, 25/05/1902 – 26/04/1945, operaio e comandante partigiano;
Renato Lavezzaro, 28/06/1924 – 18/10/1944, partigiano;
Salvatore Novelli, 24/10/1919 – 18/10/1944, partigiano;
Arnaldo Zanotti, 20/07/1925 – 18/10/1944, partigiano;
Luciano “Undici” Domenico, 08/12/1933 – 23/02/1945, partigiano;
Carlo Pizzorno, 05/07/1922 – 22/07/1944, partigiano;
Alberto M. Caudana, 18/03/1923 – 03/04/1945, magazziniere e partigiano;
Domenico Bergamasco, ? – 9/03/1945, partigiano;
Franco Rolla, 11/05/1925 – 16/05/1944, partigiano;
Alcide Bordin, 04/03/1926 – 25/04/1945, caposquadra tornitore alla Fiat, partigiano;
Luigi Cagliero, [dati mancanti], partigiano;
Giovanni B. Mosella, 07/01/1923 – 26/02/1945, studente e partigiano;
Tranquillo Busato, [dati mancanti], partigiano;
Francesco Leona 25/01/1926 – 28/03/1945, partigiano;
Lorenzo Rossotto, 06/01/926 – 28/03/1945, partigiano;
Eugenio Marzano, 17/02/1925 – 29/11/1943, partigiano;
Attilio Mazzon, [dati mancanti], partigiano;
Giovanni Villata, 09/12/1925 – 18/01/1944, fattorino, partigiano;
Giuseppe Gibellino, 28/05/1911 – 27/05/1945, vigile del fuoco, partigiano;
Andrea Luciano Zabaldano, [dati mancanti], partigiano;
Renato Vaccarino, 11/12/1907 – 28/04/1945, industriale;
Antonio Malucelli, 17/05/1913 – 01/10/1944, partigiano;
Giuseppe Bollea, 25/11/1907 – 30/08/1944, operaio motorista, partigiano;
Giuseppe Cantamessa, 13/10/1920, operaio, partigiano;
Rocco La Rotonda, 21/01/1923 – 30/08/1944, operaio tornitore meccanico, partigiano;
Giacomo F. Piovano, 26/05/1912 – 30/08/1944, autista, partigiano;
Mario Rachetto, 19/08/1913 – 30/08/1944, operaio poi fattorino, partigiano;
Guerrino Zanardo, 01/08/1915 – 30/08/1944, bracciante poi usciere, partigiano;
Quinto Bevilacqua, 16/04/1916 – 05/04/1944, operaio, partigiano;

Luoghi:
chiesa di San Massimo tra il 1943 e il 1944 lì si svolsero riunioni del CLN e nel 1945 vi fu installata una ricetrasmittente degli Alleati;
Officine Grandi Motori della FIAT, “teatro dei grandi scioperi antifascisti durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale e dell’insurrezione che liberò la città di Torino”;
Fabbrica Elli Zerboni, sede del Comando dell’8° Brigata SAP Osvaldo Alasonatti;
Officine Savigliano;
Officine Grandi Riparazioni;
Palazzo Campana;
Caserma La Marmora;
Stazione di Porta Nuova;
Casa di Dante Di Nanni;
Casa Gobetti;
Società operaia di mutuo soccorso E. De Amicis;
Sacrario del Martinetto;
Conceria Fiorio, luogo di riunione del CLN e di stampa de “La riscossa italiana”;